Luca Ronconi. Il laboratorio delle idee
Luca Ronconi. Il laboratorio delle idee
Luca Ronconi debutta alla Scala nel 1974 con uno scandalo: la sua Valchiria, con le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi, tradotta in mitologia della famiglia borghese ottocentesca anticipando l’analoga operazione di Chéreau a Bayreuth, sorprende il pubblico ma anche il direttore Wolfgang Sawallisch; nuovi scompigli accolgono il Don Carlo spoglio dei consueti fasti processionali e carico di simboli di morte, in sintonia con la ricerca musicale di Abbado.
Spettacoli oggi leggendari, cui negli anni ’80 seguono due giornate del ciclo Licht di Stockhausen ad inaugurare un percorso in cui ai titoli del grande repertorio (saranno in tutto sei le inaugurazioni di stagione affidate a Ronconi) si mescolano senza gerarchia opere sconosciute o sconosciutissime. Lo sguardo di Ronconi sull’opera è lavoro sulla tradizione: un passato collettivo che anche decostruito resta linguaggio comune tra l’artista e gli spettatori.