Ludwig van Beethoven. Una nuova interpretazione della vita e delle opere
Ludwig van Beethoven. Una nuova interpretazione della vita e delle opere
Editore Zecchini
In un Beethoven, vita e musica sono strettamente intrecciate. Nato nel principato filofrancese di Bonn, si firmò sempre Louis van Beethoven. Il tradimento di Napoleone, autoproclamatosi imperatore, segnò il limite ai suoi sogni di una pace universale.
Da allora, trovò nella musica la via della trascendenza. Non fu un bambino prodigio, e per tutta la vita dovette combattere una strenua lotta contro i limiti della sua disordinata educazione.
Ritentò l’inizio della Sinfonia n. 5 per ventidue volte. Proprio questa sua insofferenza per i confini umani ce lo rende più affine, “tragico”, di un Bach o di un Mozart. In Beethoven vediamo la voglia di assoluto farsi religione del vero. Figlio di un tenore alcolizzato, trascorse l’adolescenza a suonare sulla viola, nell’orchestra di corte, la musica di Mehul, Grétry e Gossec.
Anche nella sua orchestrazione, come nell’etnia, non c’è nulla di tedesco. Fu uno dei pochi compositori a vivere la sua intera esistenza come progressione verso l’assoluto. Ogni sua partitura è un mondo nuovo, da visitare con sguardo, ogni volta, rinnovato e diverso. Questa biografia – confutando luoghi comuni, riesaminando da capo ogni partitura, combattendo appropriazioni nazionalistiche – vuole riportare Beethoven alla sua vera origine, e raccontare quanto ci sia di contemporaneo nella sua natura di esule, nido di contraddizioni, laboratorio per una sintesi tra i linguaggi.
Nel suo carattere contraddittorio che ne fa il cantore di ogni moderna solitudine: il compositore per sempre nostro contemporaneo.
Alessandro Zignani è scrittore, musicologo e germanista. Ha pubblicato oltre quaranta libri, tra cui sette monografie su altrettanti direttori d’orchestra, quattro controstorie della musica (l’ultima, La storia negata, Zecchini Editore, è dedicata ai compositori dimenticati del Ventennio fascista), e due “manuali di sopravvivenza” per i musicisti classici. Ha vinto due volte il Premio Internazionale “Maestrale-Marengo d’Oro”, ha ricevuto il “Premio Speciale della Giuria” al Concorso Nazionale “Teatro Aurelio” e ottenuto due Segnalazioni d’Onore: dal Concorso “Firenze-Europa” e dalla “Fondazione Mario Luzi”. Insegna al Conservatorio di Como.
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