Carlos Kleiber: vita e lettere

Carlos Kleiber: vita e lettere

Editore Il Saggiatore

Kleiber vita e lettere

Schivo, avverso alla notorietà, amante del silenzio; in cinquant’anni di direzione d’orchestra, Carlos Kleiber è salito sul podio poco meno di settecento volte: niente rispetto ai direttori suoi contemporanei.

Eppure gode di una fama leggendaria ed è considerato il migliore dai suoi stessi colleghi. I suoi Otello, Rosenkavalier e Fledermaus sono qualcosa di irripetibile nelle parole di chi ha potuto assistere alle sue messe in scena. 

Pochi hanno esercitato un’influenza così grande, profonda e durevole come lui. A rompere la sua riservatezza, uno studente della Stanford University: nel 1989 Charles Barber scrive una lettera a Kleiber e, unico fra i molti che ci hanno provato, riceve una risposta. Nasce così Carlos Kleiber. Vita e lettere, libro che raccoglie un carteggio durato quindici anni e che illumina la figura del direttore, mettendone in risalto gli aspetti della professionalità e della personalità tenuti nascosti dal mito.

Ecco allora l’analisi della partitura nei dettagli più riposti; il gesto rivolto all’orchestra, teso a far sbocciare il carattere del testo, a regolare l’equilibrio sonoro, a chiarire il ritmo; l’uso di metafore e apostrofi per chiedere ai cantanti di esprimere quello che ancora non sapevano di poter esprimere. Carlos Kleiber.

Vita e lettere non ha il sapore nostalgico del testamento, ma arde di un’esistenza spesa nell’amore assoluto per la musica, nella consapevolezza di chi vive a pieno il proprio presente senza bisogno di celebrazioni, nella gaiezza delle buone relazioni. Uno strumento che invita chiunque, studioso o appassionato, musicista o ascoltatore, a percorrere senza paure la propria strada in quell’infinito, crudele e meraviglioso universo che è la musica.

Charles Barber (1958) è studioso, direttore d’orchestra e direttore artistico della City Opera di Vancouver. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Lost in the Stars: The Forgotten Musical Life of Alexander Siloti (2002).

 

 

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