Ludwig van Beethoven "Il testamento di Heiligenstadt" e "Quaderni di conversazione"

A cura di Sandro Cappelletto


RLN 2865 Foto Marco Rolando 1200x800

Einaudi - Gli Struzzi
7 maggio 2024, Sala Esedra (ore 18:00)

 

Trentenne, Beethoven intuisce che la sua sordità sarà per sempre. In un momento di disperazione scrive una lettera che non spedirà mai, il testamento di Heiligenstadt. È un lucido esercizio di autoanalisi, che gli permette di superare le pulsioni autodistruttive: «L'arte, soltanto lei mi ha trattenuto». Negli ultimi dieci anni di vita, il solo modo per comunicare con lui è scrivere ogni cosa sui taccuini dai quali mai si separa. Ne rimngono 139, sono i Quaderni di conversazione, il materiale biografico più intimo grazie al quale possiamo condividere la quotidianità, il lavoro creativo, la nascita della Nona Sinfonia e degli ultimi capolavori, la lunga rabbiosa vicenda giudiziaria che lo contrappone alla vedova di suo fratello per ottenere la tutela dell'unico nipote, le sofferenze provocate dall'infermità. Attorno a lui, e alla cerchia ristretta di amici, nell'Europa uscita dalle guerre napoleoniche si rafforzano i regimi della Restaurazione, si incendiano i primi moti rivoluzionari. Sottratti al controllo della censura, i Quaderni, presentati per la prima volta in versione italiana e nell'intero arco della loro durata, rappresentano una testimonianza insostituibile.
 

Nato a Venezia nella seconda metà del 900', Sandro Cappelletto ha pubblicato, fra l'altro, la prima biografia critica di Carlo Broschi Farinelli: Farinelli, La voce perduta (1995); Farò grande questo teatro! (1996), un'inchiesta sui teatri d'opera italiani; Da straniero inizio il cammino (2014), dedicato all'estremo periodo creativo di Franz Schurbert; Mozart. Scene dai viaggi in Italia (2020).
Ha inoltre diretto il volume Musica per la collana Treccani, "il contributo italiano alla storia del pensiero"(2018). Ha lavorato con Piero Farulli alla Scuola di musica di Fiesole ed è stato direttore artistico dell'Accademia Filarmonica Romana. È autore di testi per il teatro musicale e accademico di Santa Cecilia.

 

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