Le arpe di Érard
Etichetta JUL
Arpa Giuliano Marco Mattioli
Pianoforte Andrea Rocchi
De la Musique Avant Toute Chose…’ Questo il primo verso di ‘Art poétique‘ del 1884 di Paul Verlaine, noto poète maudit, il cui stile fluido e musicale, giocato su ritmi impari, fu d’esempio alla generazione successiva oltre che d’ispirazione per pittori e musicisti contemporanei. La corrente eterogenea simbolista, mossa dall’esigenza di ricomporre una cultura vissuta come un tesoro minacciato dal materialismo e dalla tecnologia, vorrà le Arti (musica e letteratura in primis) riunite ed in dialogo fra loro, rifacendosi ad un’ideale purezza di un passato immaginario: l’amore per la cultura alta, la raffinatezza formale e per le analogie simboliche.
Così il recupero del Rinascimento fiorentino si manifesta in un ‘incanto di primavera’, tutto ‘olezzante di gelsomini e rose’, tipico dello stile floreale, o liberty, che è una delle componenti del gusto simbolista. Una ghirlanda di brani composti nella prima metà del XX° secolo, presentati in ordine cronologico, incorona l’arpa stile Louis XVI speciale di Erard costruita nel 1908 che in occasione di questa incisione compie 110 anni. Alle trascrizioni per arpa del primo ‘900 dei grandi maestri del passato e alle composizioni coeve per arpa ed arpa e voce, sottintende l’ideale artistico di d’Annunzio: “noi camminiamo di nuovo, io penso, verso le vette mistiche”, perché, “avendo le radici nelle profonde viscere della vita, l’arte espanderà la sua nuova fioritura, originale e suprema, in un’atmosfera di sogno”.