Il carteggio Verdi-Ghislanzoni
A cura di Ilaria Bonomi, Edoardo Buroni e Marco Spada
Istituto Nazionale di Studi Verdiani
3 dicembre 2024, Sala Esedra (ore 18:00)
In occasione della Prima della Scala
Le lettere più importanti del Carteggio Verdi-Ghislanzoni (1870−1893), dedicate alla nascita del libretto di Aida (1870-1872), erano note fin da quando furono pubblicate in I copialettere di Giuseppe Verdi (1913). Questa nuova edizione, che comprende 134 lettere, amplia in maniera decisiva il corpus della corrispondenza, arrivando fino al 1893, anno di morte del poeta. oltre alle lettere dei corrispondenti principali, sono presenti anche quelle di personaggi che ebbero parte varia nella creazione dell’Aida, aiutando a contestualizzare il rapporto tra musicista e poeta: Giuseppina Strepponi, Tito e soprattutto Giulio Ricordi, Eugenio Tornaghi, Ferdinando Fontana. Tutte le lettere, alcune delle quali inedite e in forma integrale, sono trascritte dagli originali secondo i rigorosi criteri filologici dell’Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani. Per la prima volta, inoltre, i curatori hanno potuto approfittare dell’accessibilità di una parte dei documenti verdiani, recentemente acquisiti dallo Stato italiano, integrandoli alla corrispondenza.
Il corpus dei documenti relativi alla vita di Giuseppe Verdi costituisce una testimonianza di valore inestimabile per la comprensione non solo della biografia del Maestro e della storia della musica e del teatro, ma in generale della storia culturale e civile italiana ed europea nell’Ottocento. L’Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani prosegue e amplia l’Edizione critica dell’epistolario verdiano, pubblicata dal 1988 al 2014 dall’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, centro propulsore ed editore di entrambe. Nella stessa serie sono apparsi il Carteggio Verdi−Piroli 1859-1890, a cura di Giuseppe Martini (2017) e il Carteggio Verdi−Cammarano 1843-1852 (2021), di Carlo Matteo Mossa.