Camille Saint-Saëns: Complete Violin Sonatas

Piercarlo Sacco (violino) & Luca Schieppati (pianoforte)

Da Vinci Classics
17 gennaio 2025, Sala Esedra (ore 18:00)

Camille Saint-Saëns è stato uno dei bambini-prodigio più impressionanti della storia della musica. Ma, a differenza degli altri membri di questa élite (come Mozart, Schubert, Mendelssohn), la sua vita non fu così purtroppo breve come la loro. Mentre nessuno di loro raggiunse il quarantesimo compleanno, la carriera di Saint-Saëns si estese per molti decenni. Quando nacque, sia Mendelssohn che Chopin erano in piena attività e la generazione romantica era ancora in fase di fioritura. Quando morì, stavano apparendo opere rivoluzionarie della modernità musicale, come il Sacre du printemps di Stravinskij o Pelléas et Mélisande di Debussy. I tempi stavano cambiando e con essi il clima estetico della Francia e dell'Europa in generale; filoni di nuovi generi musicali, come i prodromi del jazz, stavano erodendo il primato della tradizione classica occidentale.

I nemici di Saint-Saëns ritenevano che la sua musica e il suo stile fossero obsoleti, inopportuni, superati; che egli avesse superato il proprio talento. Tuttavia, lo stesso Stravinskij che stava scrivendo la distruzione della musica tradizionale nel suo Sacre sarebbe poi diventato il compositore di Pulcinella; il suo neoclassicismo lo avrebbe avvicinato alle masse molto più del suo scandaloso martellamento di ritmi apparentemente barbari. Saint-Saëns non era un “neoclassico”: aveva vissuto il periodo in cui il romanticismo di Mendelssohn poteva ancora essere soffuso con i resti della “vera” tradizione classica vissuta.