Georg Friedrich Händel: Tra splendori teatrali e fasti cerimoniali. Vita e Opere
Zecchini Editore
Conversazione con Claudio Bolzan
Esecuzioni musicali a cura di Elisabetta Galindo Pacheco, pianoforte
Georg Friedrich Händel (1685-1759) fu, insieme a Bach, uno dei più insigni rappresentanti del tardo barocco europeo, celebrato in vita e ancor più dopo la morte, al punto da assurgere ad autentico mito musicale, come dimostrerà l’ammirazione di autori altrettanto sommi, come Mozart, Haydn, Beethoven, Mendelssohn, Liszt, Richard Strauss.
Oltre ad essere stato uno straordinario compositore in tutti i generi vocali e strumentali della sua epoca, fu il creatore dell’oratorio in lingua inglese, un acclamato clavicembalista e organista virtuoso, un instancabile impresario teatrale e un organizzatore della vita musicale londinese, avvezzo a frequentare teatri, regge, palazzi principeschi, ambienti religiosi, a diretto contatto con principi, alti prelati, sovrani, al punto che ogni sua attività non mancò di apparire in alcune opere letterarie e nei principali giornali e cronache del tempo, non senza suscitare gelosie, invidie, rancori, ma assurgendo comunque a punto di riferimento per la maggior parte dei compositori suoi contemporanei: di lui si può dire che fu, senz’ombra di dubbio, un autentico artista europeo, nel quale tutte le principali tendenze musicali giunsero ad una compiuta sintesi stilistica.
Claudio Bolzan dopo la laurea in estetica musicale presso l’Università di Padova e la pubblicazione di una parte della tesi, dedicata a Thomas Mann e la musica, si è dedicato all’insegnamento e alla ricerca soprattutto nell’ambito della germanistica musicale, collaborando con i Conservatori di Padova e di Rovigo e con diverse istituzioni e associazioni culturali (tra le quali Amici della Musica di Padova, Asolo-Musica e il Goethe-Institut di Padova) e pubblicando numerosi saggi, articoli, recensioni e traduzioni presso alcune delle più importanti riviste musicologiche italiane. Ha pubblicato per vari editori.